Buonasera a tutti sono Aurora Righetti, sono un’assistente sociale e da anni collaboro con l’Associazione Culturale Tor Tre Ponti.
Dal 2011 lavoro presso il centro regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i ciechi.. le mie esperienze lavorative mi portano quotidianamente a confrontarmi con i giovani e con il loro forte desiderio di identificarsi all’interno della società e della storia.
Giovani che si trovano spesso inseriti in famiglie disgregate, incapaci di porsi come guida valida e che anzi trasmettono spesso valori negativi e anche dall’ambiente esterno spesso hanno conferma di tali principi. I bambini, futuri ragazzi, apprendono gradualmente a organizzarsi nel tempo e nello spazio a partire dai loro vissuti quotidiani di vita familiare, scolastica, ludica. Quindi le attività da me promosse devono essere svolte in un’ottica di rete, collaborando ed interagendo con gli altri servizi e strutture del territorio, cercando di valorizzare le esperienze personali ottimizzando innanzitutto l’utilizzo delle risorse disponibili e stimolando la messa in campo di nuove risorse personali, familiari e collettive.
Ecco, allora, che si rende necessario aiutare i bambini a collocare il presente nella memoria e a costruire il proprio passato. Ma questo come è possibile attuarlo? Il tempo che passa inevitabilmente costruisce e non distrugge. Così è importante far tesoro, per se stessi e per gli altri, del passato cercando di valorizzarlo e farne uno strumento utile per il proprio bagaglio di conoscenze e competenze.
Nel 2009 con l’Associazione Culturale “Tor Tre Ponti” abbiamo iniziato un progetto di recupero e tutela della memoria storica del nostro territorio attraverso delle interviste agli anziani che hanno generato il documentario che abbiamo appena visto. Ma le interviste sono molte di più e quindi si rende necessario un ulteriore step ovvero offrire ai bambini, ai giovani, alle famiglie e agli anziani un’occasione per riflettere sul passato attraverso uno scambio tra generazioni con il fine del reciproco arricchimento dei saperi e delle emozioni.
L’idea è quella di programmare e pianificare sul territorio dei luoghi di incontro dove rendere possibile un confronto attivo tra bambini ed anziani in modo tale da evitare la loro emarginazione, coinvolgendoli in incontri finalizzati al recupero di relazioni e renderli così parte attiva della società, impegnandoli, magari nel rivedere le interviste dei nonni che purtroppo non ci sono più.
Questo progetto chiaramente, per avverarsi, deve trovare il favore delle istituzioni, quali il Comune, che con il supporto delle Associazioni, degli Assistenti Sociali e del Terzo Settore possa storicamente e socialmente identificare i nostri bambini.
Una prima positiva esperienza sul campo l’ho vissuta attraverso un progetto svolto al Centro Regionale S.Alessio Margherita di Savoia dove i ragazzi non vedenti ed ipovedenti hanno intervistato una Figlia di Pionieri, Claudia Iaiza che incalzata dalle domande dei giovani ha raccontato la sua storia e quella della sua famiglia. Particolarmente toccanti sono stati i momenti in cui la Signora Iaiza ha raccontato l’epopea di suo padre, anch’egli non vedente e la morte di alcuni amici durante i bombardamenti degli Alleati su Littoria.
I ragazzi in quel momento hanno capito l’importanza della storia delle proprie radici riuscendo anche a capire quanto sia cambiata la nostra società nell’arco di 70 anni.
Lo stesso Papa Francesco ci fa credere ancor di più in questo progetto; infatti nell’udienza dell’11 marzo 2015 prosegue una importante riflessione sui nonni considerando “il valore e l’importanza del loro ruolo nella famiglia”.
Il Papa ha affermato “Ho ascoltato storie di anziani che si spendono per gli altri, e anche storie di coppie di sposi, che dicevano: “Facciamo il 50.mo di matrimonio, facciamo il 60.mo di matrimonio”. È importante farlo vedere ai giovani che si stancano presto; è importante la testimonianza degli anziani nella fedeltà. E’ una riflessione da continuare, in ambito sia ecclesiale che civile.”
I nostri nonni, i nonni di ieri ed i nonni di oggi, devono essere il motore trainante della nostra società, devono essere coloro che tramandano i valori, devono essere coloro che creano il nostro futuro.
Grazie