Vicenda Aquarius, Assistenti sociali italiani e spagnoli: “Ogni Paese europeo faccia la sua parte a favore di persone che hanno la sola colpa di nascere in luoghi difficili”

 

Roma, 18 giugno 2018. “Ogni Paese europeo faccia la sua parte a favore di persone che hanno la sola colpa di nascere in luoghi difficili, colpiti da guerre e carestie. O la sola colpa di tentare di dare un futuro migliore a se stessi o ai propri figli. Mai come in questo momento serve che i Governi dell’Unione adottino iniziative che superino le resistenze interne ma cerchino di operare – come ha fatto la Spagna nell’accogliere quanti sono sbarcati a Valencia – in una logica di accoglienza e integrazione. Il tema migrazioni diventerà sempre di più un tema centrale nelle politiche europee del futuro prossimo molto di più di quanto lo sia già ora.”

Così, in una dichiarazione congiunta Ana Lima Fernandez, Presidente Consejo General Trabajo Social, l’Ordine degli assistenti sociali spagnoli nonché Presidente dell’ International Federation of Social Workers, Europa, e Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali.

“Affrontarlo semplicemente chiudendo le rispettive frontiere – dicono ancora Lima e Gazzi – non solo non lo risolve ma ne acuisce tutte le criticità. Gli assistenti sociali italiani – che hanno maturato in questi anni una grande esperienza in tema di accoglienza, assistenza e protezione dei migranti – sono pronti a collaborare con i colleghi spagnoli, così come con quelli degli altri Paesi, mettendo a disposizione tutte le buone pratiche che consentono di gestire al meglio questo tema, in particolare se riferito ai minori stranieri non accompagnati.”

 

LLEGADA DEL AQUARIUS
COMUNICADO DE LOS TRABAJADORES SOCIALES ESPAÑOLES E ITALIANOS

Madrid/Roma, 18 de junio de 2018. Todos los países europeos deben tomar parte en favor de las personas cuya única culpa es haber nacido en lugares complicados, afectados por guerras y hambrunas. Su único error es tratar de darles un mejor futuro a sus hijos o a ellos mismos. En este momento, es necesario que los Gobiernos de la Unión Europea lleven a cabo iniciativas que superen la resistencia interna y que intenten operar  ‐como ha hecho España al dar la bienvenida al Aquarius en Valencia‐  en una lógica de aceptación e integración. La migración se convertirá cada vez más en un tema central de las políticas europeas.
Ana Isabel Lima Fernández, Presidenta del Consejo General del Trabajo Social y de la Federación Europea de Trabajadores Sociales, y Gianmario Gazzi, Presidente del Consejo Nacional de  Trabajadores Sociales, consideran que “enfrentar la situación simplemente cerrando las fronteras no solo no resuelve la situación, sino que la agudiza”.
Los trabajadores sociales italianos, que han desarrollado una gran experiencia en materia de recepción, asistencia y protección de migrantes en los últimos años, están dispuestos a colaborar con sus colegas españoles, así como de otros países, poniendo a disposición todas las buenas prácticas que le permite gestionar mejor este problema, especialmente si se refiere a menores extranjeros no acompañados. Los trabajadores y trabajadoras sociales españoles ya han ofrecido su disposición a colaborar a las administraciones de los lugares de acogida.

 

Fonte: http://www.cnoas.it/Press_and_Media/Comunicati_Stampa/2018_436.html

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