Protocollo di intesa tra l’ente di promozione sportiva AICS e il Consiglio nazionale degli Assistenti sociali per progetti nazionali congiunti e campagne di sensibilizzazione per l’inclusione sociale

L’ente di promozione sportiva AICS, da tempo attivo nella promozione sociale con un dipartimento di Politiche sociali, e il Consiglio nazionale degli Assistenti sociali hanno deciso di unire le proprie forze specie nelle attività di promozione di una cultura “inclusiva” e nello sviluppo di strategie comuni sul fronte della tutela della salute.
Nel dettaglio, al suo articolo 2, il Protocollo prevede: la promozione della legalità sotto il profilo della prevenzione e del superamento della devianza attraverso la diffusione della cultura della giustizia riparativa, il contrasto alla povertà e alla dispersione scolastica, la promozione di occasioni di sviluppo culturale per le aree con minori a rischio, con detenuti ed ex detenuti, la promozione della cultura sportiva tra le fasce sociali più disagiate, la partecipazione congiunta ai bandi ministeriali e degli enti locali, la formazione condivisa sui temi della lotta al disagio e alla discriminazione.
“AICS da sempre promuove lo sport come strumento di politiche sociali e offre occasioni di crescita culturale specie a quella fetta di popolazione a rischio devianza ma anche emarginazione – spiega il presidente nazionale Bruno Molea. Per questo, siamo attivi nelle carceri con progetti mirati, promuoviamo la giustizia riparativa e progetti nazionali e locali volti ad abbattere le barriere sociali del pregiudizio e dello stigma. Negli Assistenti sociali abbiamo trovato il partner giusto perché la nostra azione sia ancora più incisiva e mirata ai gruppi sociali a rischio fragilità”.
Per Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali “l’azione congiunta che con l’Aics si accingiamo ad avviare è importante perché mira a fornire ulteriori strumenti in grado di incidere – attraverso l’integrazione nei territori di buone pratiche di lavoro di comunità che coniughino cultura e sport – nelle situazioni di disagio di singoli e comunità; si tratta di situazioni che purtroppo, in misura sempre maggiore, caratterizzano la quotidianità di troppi soggetti. Sono certo che l’esperienza e la competenza che le nostre due istituzioni sapranno mettere in campo consentiranno di raggiungere importanti e concreti risultati mostrando che la strada che abbiamo deciso di compiere insieme è in grado di portarci lontano”.