
“La nostra professione” aggiunge il Presidente del CNOAS “è da sempre, e sempre maggiormente, facilitatrice rispetto ad una integrazione corretta ed in prima linea nel rivendicare quei diritti e quelle libertà che devono essere alla base del vivere civile comune. Regredire sul terreno della solidarietà, dei diritti e delle libertà non vuol dire peraltro guadagnare in sicurezza ma, al contrario, significa concorrere a creare quei dolorosi e pericolosi presupposti che fanno da innesco a marginalità, criminalità e terrorismo.
La Giornata per la solidarietà diventa anche spunto per ricordare la prossima edizione della Giornata mondiale del Servizio sociale, che si celebra il 19 marzo 2019.
Inclusione sociale, rispetto per la dignità umana, tutela dei diritti dei più deboli e benessere sociale, sono solo alcuni dei valori su cui si fonda la nostra professione.
L’Assistente sociale, ancor più oggi, deve continuare ad essere mobilitatore e attivatore di processi positivi e virtuosi, costruttore di ponti immateriali che connettono persone che vivono situazioni di esclusione sociale con validi percorsi di accompagnamento verso condizioni di vita più favorevoli: una professione che necessita di una maggiore tutela e di una più solida rete di protezione, operando spesso in contesti difficili e rischiosi.